
Leggi il salmo 144
Il protagonista di questo salmo aveva a che fare con diversi nemici, che lo volevano vedere sconfitto, morto, dimenticato; si sentiva responsabile non solo per la sua vita, ma per quelli che dipendevano da lui (v.12), ma la beatitudine dell’ultimo versetto é il richiamo al suo cuore verso la sicurezza dell’intervento divino: “…beato il popolo il cui Dio è il Signore.”
(Salmi 144:15)
Questo salmo mi ha ricordato quando anni fa digiunavo per una persona cara.
“Benedetto sia il Signore, la mia ròcca, che addestra le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia” (Salmi 144:1)
Dio ci addestra al combattimento spirituale (non é contro carne e sangue Efesini 6:12) e persino le parole che pronunciamo in preghiera sono suggerimenti se siamo sensibili allo Spirito Santo, infatti Romani 6:26 dice: “… lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili” (Lettera ai Romani 8:26)
Non dobbiamo per forza lottare con i nostri mezzi e le nostre forze. La metto in un altro modo: possiamo lottare con le forze del Signore!
Se facciamo questo non ci sentiremo stanchi e sapremo vedere la vittoria che Dio ha preparato a suo tempo.
Non ti arrendere. Non abiti in un appartamento, una casa costruita da un muratore umano, abiti all’ombra dell’onnipotente, vivi nella sua fortezza inespugnabile!
Grazie, bellissimo messaggio!!!!!!!!! da non dimenticare mai, viviamo all’ombra dell’Onnipotente e lottiamo con le Sue forze!!!!